martedì 11 luglio 2017

cinquecentosette


- Rodi Garganico -

Mi perdo nella notte, tornanti bui, migliaia di ulivi ritorti, le indicazioni stradali mi fanno raggiungere il mare sulle rocce il fragore minaccioso: mi fermo a pochi metri. I limoni gialli nelle cassette nere in vendita sulla strada. Passo il passaggio a livello, la salita, i rapporti della bicicletta slittano sulla corona, utilizzo quello che viene; supero il trattorino che traina il carretto di piastrelle; il tizio che lo guida è di carnagione scura, barba nera, occhiali da sole. Fatico, sudo, mi fermo, tolgo il cappello da sole, mi alleggerisco, allento la cintura, sento la canottiera bagnata. Il tizio sulla montain bike mi parla con la acca aspirata, pedala i dislivelli in zona; la lunga salita che percorriamo ci fa stare zitti. In paese, i preparativi per la festa del patrono, al bancomat mi metto in fila; la spesa: due sporte di frutta pochi euro. La discesa, rientro in camping, Rachele la stella tatuata sul braccio lavora alla reception, saluta, le dico che bisogna faticare per fare la salita e raggiungere il paese.  
  


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