domenica 5 novembre 2017

cinquecentoventicinque


 Caracter

arriva lui poi lui col suo passo pensante lo sguardo da maschera scaltra appende la camicia propugna la verità filtrata da un marchingegno nel sentimento dentro cui non si contraddice nel breve periodo
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esuberante sragiona testardo e si commuove col cuore di una donna trovando equilibrio intende a posteriori il peso delle vergate morali non quello delle parole che gli sgusciano al volo dalla bocca
secco d'acqua in volto una corteccia stesa per il viaggio al tempio antropologico disteso suona la melodia del vuoto a perdere gli indumenti ripiegati sulle rive del dolore un vortice di frutta secca  
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è intransigente illiberale quando ama è croce e delizia per ogni donna che consuma  e asseconda le situazioni del tempo elastico ammortizza l'udito recalcitrante tocca ferro il volto del ricordo
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sul nocciolo della questione si presenta a tappe intermedie sale scende ripristina la nuova decadenza in camicia corvina e cravatta vermiglio  lo shiba inu gli ballonzola tra i salici piangenti sfibrati
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toglie la bufera a cuccia sotto il sole il vortice di applausi e foglie in ferro inverte le pupille al diapason innesta lo stelo provvisorio dell'abbecedario palo del telegrafo degusta il vino in valvole da transistor cambia l'aria apre le finestre basculanti
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durante la notte partecipa ad un sogno attivamente. Si guarda allo specchio al mattino la barba il sorriso marpione due ciuffi di capelli in testa avvolti a corna di demonio s'innoltra nella giornata

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se ne va all'ora convenuta sul tratturo biscia d'acqua dietro il vomere a coda di rondine la scia di aironi bianchi lo seguono il canale immoto specchia dal cielo la campana del tempo monosillabico che rintocca 2 X 2 = 4- 4 X 4= 16 e via discorrendo  
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la testa torre di candida armoniosa suona il sangue nell'espressione rovesciata sul panno come una crema di mirtilli siedono i merli all'orecchio dalla parabola nel terzo occhio la coda arricciata danza in supplesse per scaramanzia
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pettina il terreno circostante con in braccio un nugolo di parrucche tolte dall'incrocio in aperta campagna l'antenna dei guai nel viola di un fodero al sole col calcio la pistola dietro il plexiglass 



  

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